Giovedì 7 Maggio, ore 18
c/o Museo della Madonna di San Luca
(p.zza di Porta Saragozza 2/a)
Il libretto “Bulaggna e la sô Madòna- Bologna e la sua Madonna”, giunto al numero 10, sarà presentato al Museo della Beata Vergine di San Luca (Piazza di Porta Saragozza 2/a) giovedì 7 maggio alle ore 18.
Con la festa dell’Ascensione torna per Bologna una settimana di appuntamenti assai cari con la Venerata Immagine della Beata Vergine di San Luca, che dal suo santuario scende alla città. Ogni anno, da dieci anni a questa parte, questo un fascicolo accompagna la visita. Nacque nel 2006 l’idea di confezionare un testo brevissimo – un “pillola” di storia – da distribuire gratuitamente, che mettesse in luce alcuni aspetti ed eventi particolari, poco noti, quasi nascosti, della vita che ferve intorno alla Venerata Immagine e alle sue visite ai bolognesi.
Pubblicato per la prima volta nel maggio del 2006, ha preso rapidamente il volo, trattando – in breve ma con chiarezza – il significato della nostra Icona, approfondendo temi dati per scontati, come le Compagnie e le Confraternite, i loro gesti, le loro sedi, la loro generosa azione, o dando notizie come il ritrovamento di una antica replica dell’Icona. Non sono mancati riferimenti ad altre immagini che vengono dette “di San Luca” in Diocesi e in Italia, o il ricordo di eventi significativi come le incoronazioni dell’Immagine.
Sostenuto nel suo inizio dall’autorevolezza di Mario Fanti, cultore precisissimo delle memorie storiche della Madonna di San Luca e appassionato del suo presente, ha potuto essere pubblicato grazie al lavoro gratuito di tutti, che ha ridotto i costi alla pura materialità. Quest’anno si tratta del portico, del numero dei suoi archi e della loro costruzione, che si colloca fra il secondo e il terzo edificio santuariale sul colle, e fu terminata nel 1715: e sono quindi esattamente trecento anni. E’ inoltre arricchito dalla presentazione di una rara medaglia che ricorda l’avvenimento, dalla collezione di Piero Ingenni.
Non sono mancate mai notizie sulla vita del santuario, come l’apertura del nuovo punto per l’acquisto di ricordi, la possibilità della salita sulla cupola, e come si possa contribuire al restauro del portico, e altro ancora.
Sempre aperto da una breve introduzione del Pro-Vicario Generale Mons. Gabriele Cavina, è stato curato dal Centro Studi per la Cultura Popolare, e stampato dalla Tipografia Alfa-Beta, e ha visto firme prestigiose come quella, già citata, di Mario Fanti, altre più giovani come quella di Elena Trabucchi, che vanno divenendo famigliari. Quest’anno il testo porta la firma di Gioia Lanzi.
Come sempre il fascicolo è distribuito gratuitamente in Cattedrale durante il soggiorno della Venerata Immagine, e successivamente sarà reperibile presso il Museo della Beata Vergine di San Luca.