Sabato 31 Gennaio, ore 17
c/o Museo Beata Vergine di San Luca
p.zza di Porta Saragozza 2/a
Te Reo in lingua maori significa “la voce, l’eco, il suono inafferrabile”.
Al Museo della Beata vergine di San Luca invitiamo a conoscere l’autore del libro che ha questo titolo, sabato 31 gennaio alle ore 17. Il Direttore del Museo, ing. Fernando Lanzi, presenterà l’opera e l’autore, Stefano Andrini: un amico, una persona da conoscere, uno spiritaccio eccezionale che ha messo arguzia, introspezione e capacità di scrittura al servizio di una lettura gradevole e intrigante.
Thriller internazionale fantapolitico in riva all’Adriatico, ambientato nella Rimini dell’amata Romagna, Te Reo è la prima opera (edizioni Sensoinverso, di Rimini) scritta quasi per gioco da Stefano Andrini, giornalista già direttore di Avvenire-Bologna sette e de La Voce di Romagna: un divertissement che subito diventa specchio di un mondo, e invita a cercare, dietro i nomi di fantasia, i volti di amici e di persone note e meno note. E’ un tourbillon di personaggi, di morti ammazzati veri e/o apparenti, di vertiginosi cambi di scena e di ruoli.
In Te Reo appaiono e scompaiono Obama e Putin, il malvagio grande vecchio Sepolcro Imbiancato e il mago Flemma, il saggio giapponese Jan’ni Vuarano e la sfoglina bolognese Annamaria Clementi. Tra un cadavere con la testa mozzata e una piscina riempita di veleno, fa capolino persino il Papa. Co-protagonista della storia, una Rimini rigorosamente non da cartolina.
La storia? Tutto parte dalla scoperta di un cadavere con la testa mozzata lungo la superstrada Rimini-San Marino. Partono le indagini, tra agenti segreti, poteri forti e gente apparentemente comune. Appare persino una sfoglina della bassa bolognese, in grado di sfidare Putin e Obama l’un contro l’altro armati per ottenere o evitare l’annessione alla Russia della Romagna. E dietro tutti occhieggia una “cupola” che tira le fila di eventi di portata mondiale. E tutto si snoda a colpi di scena, fino all’immancabile finale, tutto da tacere e da scoprire.