Sabato 8 novembre, alle ore 17
Museo della Madonna di San Luca
Piazza di Porta Saragozza 2/a, Bologna
un incontro promosso dall’Associazione “Vincitori di Fossalta”, per presentare il libro “Impronte”, di Stefano Pedroni, in un dialogo fra l’autore e Fernando Lanzi, direttore del Museo, esperto di pellegrinaggi.
Stefano Pedroni, classe 1980, nato e cresciuto a Fanano, non è scrittore di mestiere e lavora nel settore dell’impiantistica elettrica. Tuttavia la poesia e la scrittura fanno ormai parte della sua vita. La sua passione sono le gite in montagna e il relax al mare; legge, prende appunti e ama le risate degli amici.
A 23 anni, l’incontro con il linfoma gli fa iniziare un viaggio che inizialmente sembrava poter essere assai più breve: e invece sono stati trenta mesi attraverso la Paura, la Speranza, la Fede, l’Incertezza, l’Amore, l’Amicizia, il Cuore, l’Anima, un Nome e un Soprannome; e le persone, medici, infermieri. Le “impronte” delle mani e dei piedi di bambini e famigliari hanno segnato la strada da percorrere, un diario per conoscere, sapere, di sé quello che di sé si potrebbe tacere e trascurare. Un diario serio: perché la vita è una cosa seria e, come dice la citazione di Madre Teresa che apre il testo: “La vita è vita, difendila”.
Ingresso libero. Info: 051 6447421, 335 6771199
lanzi@culturapopolare.it, www.culturapopolare.it
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Lunedì 10 novembre, alle ore 20:45
Casa della Conoscienza
Casalecchio di Reno
Accompagnati dalle immagini di chiese e dipinti dedicati a san Martino di Tours, Gioia e Fernando Lanzi tratteggeranno la figura del santo vescovo e il suo messaggio agli uomini del Terzo Millennio, messaggio testimoniato dalle numerose dedicazioni nell’Europa che va dall’Atlantico agli Urali.
Col povero Pellegrino infreddolito Martino, giovane ufficiale di ronda, condivise il mantello: una visione gli svelò il suo gesto: in quell’uomo, Martino aveva visto Cristo. Nato nell’attuale Ungheria, venuto in Italia con la famiglia, Martino fu poi in Francia, dove fu monaco e vescovo: uno fra i primi santi non martiri, Dottore della Chiesa, venerato da Cattolici, Copti, Ortodossi, combatté le eresie e i resti dell’antica religione precristiana, visitò le campagne ed ebbe grande cura delle loro popolazioni. Patrono di soldati e cavalieri per il suo servizio militare, dei sarti, dei pellicciai, dei conciatori e dei venditori di stoffe per il suo mantello; degli albergatori, degli osti, dei bevitori e degli ubriachi perché una volta cambiò l’acqua in vino; dei mendicanti, dei forestieri, dei sarti, dei sinistrati, dei vendemmiatori e dei viticultori; protettore dei cavalli in quanto cavaliere, e delle oche perché si nascose fra di esse per sfuggire all’elezione a vescovo di Tours. E’ così popolare da essere indicato come “il tredicesimo apostolo”, oppure “pari agli Apostoli” . I comuni che lo hanno come patrono sono numerosissimi, e così le chiese, in particolare nelle campagne. Alla sua festa si beve vino nuovo, si mangiano caldarroste, e soprattutto ci si ricorda che il povero che incontri per strada è Cristo stesso che ti interpella.
Ingresso libero. Info: 051 6447421, 335 6771199
lanzi@culturapopolare.it, www.culturapopolare.it
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Giovedì 13 novembre 2014, ore 21
Museo Beata Vergine di San Luca
Piazza di Porta Saragozza 2/a, Bologna
presentazione del libro di Pietro Federico: “Per uno sguardo o per nient’altro”.
Pietro Federico (Bologna 1980), laureato in lettere classiche a Bologna, si occupa di traduzione in campo letterario e cinematografico, scrive script per commercials televisivi per alcune campagne di livello internazionale. Ha tradotto G.K.Chesterton e Oscar Wilde, scrive racconti per bambini, poesie, saggi (in inglese e in italiano), e sta scrivendo il suo primo romanzo; ha pubblicato una Via Crucis presso Giuliano Landolfi Editore.
Questo libro è semplicemente bello. Intriso di vita, di passione, di domande da fare a noi stessi e agli altri, non scontate, sostanziali. Ci parla dell’incontro con Cristo attraverso il Vangelo, l’Eucaristia e la Chiesa. E, i sacerdoti. E conclude rivolgendo loro un accorato appello: “Abbiamo bisogno di voi. Siamo qui, dove altro potremmo andare (come dice Pietro)?…Come potremmo conoscere Cristo senza conoscere la vostra umanità, le vostre paure, i vostri sogni? Vi prego offriteci la vostra umanità…Perché un giorno Dio decise di farsi uomo e decise che solo attraverso le vostre mani avremmo potuto rinascere, guarire e risorgere.”
Ingresso libero. Info: 051 6447421, 335 6771199
lanzi@culturapopolare.it, www.culturapopolare.it
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Sabato 15 novembre 2014, ore 17
Museo Beata Vergine di San Luca
Piazza di Porta Saragozza 2/a, Bologna
“L’albero e Dio/ l’albero ed io. Le piante nella Bibbia, le piante nella vita”
Conferenza di Gioia Lanzi, Centro Studi per la Cultura Popolare.
Da sempre elementi sacrali del paesaggio, con le radici nel profondo della terra e i rami a svettare verso il cielo, gli alberi hanno accompagnato la vita umana dagli esordi nell’Eden alla fioritura paradisiaca nelle lunette e nelle volte delle chiese, per limitarci all’immaginario cattolico. L’Ygrdrasil della mitologia norrenica ci viene incontro al galoppo con Odino, e tutto il mondo della classicità greco-romana pullula di fanciulle mutate in alberi, verde rifugio contro indesiderate attenzioni divine o punizione di déi ipersensibili ed egocentrici. Il mondo vegetale, depositario inoltre di principi curativi –ma anche esiziali- intriga e interpella, come ogni potenza che si maneggia con cautela e sembra animata da una sua volontà. Dall’albero della vita e dall’albero della conoscenza all’albero della Croce e all’albero di Natale, dall’albero di Iesse all’albero di Giuda, dalle Querce di Mamré al Fico e al Sicomoro di Zaccheo, dalla zucca al melograno, dal noce di fra’ Galdino al nespolo di Malavoglia: e “niente di meglio di una marmellata di patarlenghe per la gola”. Come fare senza gli alberi? Come non amarli e custodirli insieme al Creato?
Ingresso libero. Info: 051 6447421, 335 6771199
lanzi@culturapopolare.it, www.culturapopolare.it
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